Pane nel monde: Hornazo de San Marcos (Pane di Pasqua spagnolo)

Ho rifatto "Hornazo de San Marcos" (Pane di Pasqua spagnolo) ma con licolsalvia, inoltre ho cambiato la forma e ho usato l'uovo sodo in un solo hornazo. Per il resto è uguale alla ricetta riportata nel post dalla Cuochina pubblicata nel blog "Quanti modi di fare e rifare" con la tag "il pane nel mondo" nella quale c'è anche una spiegazione sintetica della storia di questo pane: 

Il nome hornazo viene dato a una serie di preparazioni alimentari fatti in molte zone della Spagna. In genere hanno in comune l'essere prodotti da forno (da qui il loro nome) fatti con un impasto di pane all'olio. Un'altra caratteristica che li contraddistingue è che di solito vengono consumati nel periodo che va dal carnevale a poco dopo Pasqua. Spesso è un tipo di torta salata ripiena di maiale e di derivati del maiale, principalmente: lonza, prosciutto, chorizo (salsiccia), ecc. che vengono cotti al forno insieme all'impasto. Altre volte hornazo è dolce o, almeno, cosparso di zucchero
Il resto lo si può leggere dalla Cuochina.

E' uno dei tradizionali pani di Pasqua spagnolo con una storia molto interessante da leggere. Anche in Italia ci sono dolci di Pasqua contenenti l'uovo sodo, ma in genere sono fatti con impasto biscottato. Logicamente, se possibile, sarebbe il caso di prepararli entrambi.


BUONA PASQUA A TUTTI !!

Grazie Cuochina, i tuoi suggerimenti sono sempre eccellenti!
Per la Cuochina

Hornazo de San Marcos
(Pane di Pasqua spagnolo)


Impasto per Hornazos:
- 250 g di farina di forza
- 60 ml di acqua tiepida
- 35 ml di olio extravergine di oliva
- 40 g di zucchero semolato
- 1 uovo medio
- 1 cucchiaino di matalahúva (anice verde)
- poco sale
- 90 g di licolsalvia
Altri ingredienti di Hornazo:
- 1/2 uovo per spennellare
- 1 uovo sodo
- zucchero semolato

Preparazione:

Prima di tutto ho rinfrescato due volte licolsalvia. Quindi, ho fatto bollire un uovo: Ho messo l'uovo in una pentola contenente acqua fredda, messo il coperchio e portato ad ebollizione, ho fatto cuocere col fuoco al minimo per 8 minuti circa.


Impasto: Ho riscaldato leggermente l'olio evo con matalahúva (semi di anice verde) e messo da parte a raffreddare. In una ciotola ho mescolato farina, sale e zucchero, unito l'uovo sbattuto, l'acqua tiepida, licoli e compattato gli ingredienti. 
Ho fatto inglobare in piccole quantità l'olio evo  con matalahúva all'impasto. Ho trasferito l'impasto sul piano lavoro leggermente infarinato ed impastato a lungo, fino a farlo diventare liscio e morbido.
L'ho riposto in una ciotola appena unta, coperto con un panno e lasciato lievitare, in un luogo caldo, fino al raddoppio.
Ho riportato l'impasto sul piano lavoro leggermente infarinato, degassato e l'ho diviso in un pezzo da 300 g, uno da 160 g. e due da 10 g l'uno. Ho lasciato da parte una piccola pallina da 40 g circa con cui ho preparato 2 ochíos (piccoli panini).
Ho fatto due trecce a tre capi, con i due pezzi grandi, le ho avvolte a ciambella e al centro di quella più grande ho inserito l'uovo sodo, ho allungato i due pezzi da 10 g e li ho incrociati sull'uovo sodo. Ho arrotondato i due piccoli pezzi per fare gli ochíos. Ho spostato il tutto in una teglia ricoperta da carta forno, coperto a campana e fatto lievitare nuovamente sino al raddoppio.               
Ho sbattuto il mezzo uovo e spennellato tutti i lievitati e cosparso sopra dello zucchero semolato. Fatto riscaldare il forno a 200°C, inserito la teglia, diminuito la temperatura a 190°C e fatto cuocere per 25~30 minuti, fino a doratura.
Prima di mangiarli, non dimentichiamo di andare alla ricerca del primo malcapitato per rompere sulla sua fronte il guscio dell'uovo di hornazo (*_*)


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Commenti

  1. Questo pane è, a dir poco, delizioso e bellissimo da vedere! Grazie di cuore alla Cuochina che come sempre ci ha regalato una ricetta fantastica e alle care amiche Nadia e Maria Vittoria che hanno messo le mani in pasta insieme a noi, cara Socia! Un abbraccio

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  2. Che meraviglia questo pane, la tua forma è bellissima!
    Che bello mettere le mani in pasta con te, Ornella e Nadia, un abbraccio!

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