Challah con kaki con l'impasto nr.4 della Cuochina

Come sempre la Cuochina ci regala degli impasti eccellenti da variare nella forma e farcire a nostro piacimento. 
Questa volta, con l'impasto base nr.4, "lei" a preso spunto da un mio lievitato che avevo fatto ad aprile di quest'anno da una ricetta del forum "CookPad".
Ho fatto un challah con kaki grattugiato e ripieno di kaki caramellato (qui i kaki sono duri e dolci), delizioso. L'intreccio, fatto da 6 cordoncini, nel cui interno ho messo pezzi di kaki caramellato (due di essi li ho cosparsi di sesamo nero, due di granella di noci e due al naturale), è abbastanza difficile da eseguire. Io mi sono affidata a questo video ma confesso che alcune volte sono stata costretta a disfane dei pezzi perché non riuscivo più a trovare il bandolo della treccia.
Durante la cottura si è un poco scurito, avrei dovuto ricoprirlo con alluminio o carta forno.

 Ingredienti
Per farcire
- 1 kaki caramellato con 2 cucchiai di zucchero
- granella di noci
- sesamo nero
Nella planetaria, sciogliere licol-frutta con 2/3 di liquidi, il kaki grattugiato, lo zucchero e la farina setacciata, mescolare e far riposare per 20 minuti (autolisi). Riprendere a mescolare e, se necessario, aggiungere man mano la restante parte di liquidi.
Unire il burro, ammorbidito a temperatura ambiente, ed il sale e continuare a mescolare ancora per 10 minuti. Fare una palla e mettere in una ciotola appena unta d'olio evo. Coprire con un panno e lasciare in luogo fresco per tutta la notte (in estate è meglio tenere in frigo).
L'indomani mattina, dividere in 6 pezzi, schiacciare e mettere al centro una parte dei cubetti di kaki caramellati. Cospargerne due con semi di sesamo nero, due con granella di noci e due al naturale e procedere con l'intreccio come ben spiegato in questo video.
Far lievitare sino al raddoppio (3 ore circa), spennellare la superficie con del latte e cuocere in forno preriscaldato a 190°C per 20 minuti circa (il tempo di cottura può variare, dipende dal forno). 
Durante la cottura è opportuno ricoprirlo con alluminio o carta forno per evitare che si scurisca.

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Altri link relativi al lievito liquido (licoli)
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Commenti

  1. Buon pomeriggio carissima Anna :-) Ma quanto sono brave ed efficienti le mie Cuochine!! E che profumo nelle loro cucine...Sarà stato difficile intrecciarlo ma ci sei riuscita alla grande!! Anche il nome è bellissimo: challha.. figuriamoci il sapore...mmmmm me lo porto subito nella màdia! Grazie!!
    Tanti baci

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  2. Ohohoh che bella trecciona :) Mi dimentico sempre dell’esistenza dei cachi da che non c’è più la fornitura del nonno :( Ma hai usato un tipo particolare che resta sodo o frutti ancora non perfettamente maturi? Grattugiarli la vedo dura con i cachi “classici”!!! Un bacione, buona giornata

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    1. Fede, qui è la patria dei kaki :))
      Ci sono alberi di kaki dolci e alberi di kaki allappanti. I primi sono questi del mio giardino, sono sempre dolci sia quando sono acerbi che quando diventano morbidi.
      Invece questi sono allappanti e si fanno seccare al sole per farli addolcire, dopo diventano dolcissimi.
      Ne sto essiccando una decina proprio adesso ed ogni tanto vado a "sentire" se si sono ammorbiditi per mangiarli, mi piacciono molto.
      Buona settimana cara e scusa la mia lungaggine ;-)

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  3. Anna cara, non sai quanto vorrei addentarne anche solo un pezzettino...Cuochina permettendo ;-)ed assaggiare anche i vostri incredibili, ma immagino favolosi, "kaki"! Non ho tanta familiarità con gli impasti intrecciati di questo genere..tu sei stata bravissima!!
    Baci

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    1. Ornella cara, con la tua manualità, se ci provi vedrai che opera d'arte che realizzi :)))
      Baci, baci ;-)

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  4. L'aspetto è invitante, e l'idea dei cachi come ripieno mi piace molto.

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  5. Risposte
    1. Grazie Fr@, grazie Elisabetta,
      siete molto care :)
      Se potessi vene manderei un pezzo :)))))
      Baci

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  6. Carissima che golosità, e poi i kaki caramellati, mai mangiati ma devono essere una vera delizia!
    Hai "intrecciato" perfettamente la challah, pane del sabato giorno di benedizione, con il kaki, albero della pace sopravvissuto incredibilmente a Nagasaki.
    Che mani d'oro...
    Buona serata anzi buona giornata!

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  7. scusa, mio è rimasto nella tastiera l'abbraccio triplo!!!

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    1. Maria Vittoria, che bello leggere le tue dissertazioni sui nomi, sei un pozzo di sapienza :))
      Se le mie manine sono d'oro, che dire delle vostre??
      A volte le tastiere trattengono gli abbracci tripli, saranno gelose??
      Baci, baci, baci!

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  8. mamma mia Anna che meraviglia di challah, io riesco a farlo solo con tre, con 6 me lo arrotolerei intorno al collo, e questi caki mi intrigano molto vedo che tu li usi spesso, ma sono tipo i nostri alla vaniglia, duri, mi piacerebbe saperne di più, l'anno scorso ho provato a fare della marmellata ma l'ho buttata tanto allappava e i caki erano maturissimi, non ho capito perché, il tuo pane è bello molto...un abbraccio

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    1. Grazie Tamara, ma fossi in te non mi sottovaluterei, sei bravissima e riusciresti a gestire anche più di 6 capi.
      I kaki giapponesi sono molto diversi da quelli che si trovano in Italia. Ma, a fine ottobre, quando sono stata in Italia, ne ho mangiati alcuni dolcissimi, per niente allappanti. Forse vanno a periodi.
      Per le spiegazioni sui kaki giapponesi, ho lasciato nella risposta per Federica alcuni link per saperne di più sui kaki.
      Buona settimana

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    2. il tuo albero di kaki è davvero bello, vedendoli sullo schermo mi sembrano quelli che qui si chiamano kaki alla vaniglia, durissimi e dolci, e dentro sfumati, potrebbero essere, quelli mi piacciono molto, con gli altri si rischia sempre di trovarsi la lingua felpata, grazie Anna, un abbraccio

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  9. questa challah ha un aspetto meraviglioso e soffice, adoro la challah e dirti perchè...mi ci vorrebbe un post. Un abbraccio carissima
    PS sto incrociando le dita ma forse riesco a partecipare all'appuntamento del 6 dicembre...

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