Challah con kaki con l'impasto nr.4 della Cuochina
Come sempre la Cuochina ci regala degli impasti eccellenti da variare nella forma e farcire a nostro piacimento.
Questa volta, con l'impasto base nr.4, "lei" a preso spunto da un mio lievitato che avevo fatto ad aprile di quest'anno da una ricetta del forum "CookPad".
Ho fatto un challah con kaki grattugiato e ripieno di kaki caramellato (qui i kaki sono duri e dolci), delizioso. L'intreccio, fatto da 6 cordoncini, nel cui interno ho messo pezzi di kaki caramellato (due di essi li ho cosparsi di sesamo nero, due di granella di noci e due al naturale), è abbastanza difficile da eseguire. Io mi sono affidata a questo video ma confesso che alcune volte sono stata costretta a disfane dei pezzi perché non riuscivo più a trovare il bandolo della treccia.
Durante la cottura si è un poco scurito, avrei dovuto ricoprirlo con alluminio o carta forno.
Ingredienti
- 200 gr di farina di forza
- 80 gr di licol-frutta
- 80 gr di kaki grattugiato
- 25 gr di zucchero vanigliato semolato
- 16 gr di burro morbido
- 50~90 gr di latte
- 4 gr di sale
- 1 kaki caramellato con 2 cucchiai di zucchero
- granella di noci
- sesamo nero
Nella planetaria, sciogliere licol-frutta
con 2/3 di liquidi, il kaki grattugiato, lo zucchero e la farina setacciata,
mescolare e far riposare per 20 minuti (autolisi). Riprendere a mescolare e, se necessario, aggiungere man mano la restante parte di
liquidi.
Unire il burro, ammorbidito a temperatura ambiente, ed il sale e continuare a mescolare ancora per 10 minuti. Fare una palla e mettere in una ciotola appena unta d'olio evo. Coprire con un panno e lasciare in luogo fresco per tutta la notte (in estate è meglio tenere in frigo).
Unire il burro, ammorbidito a temperatura ambiente, ed il sale e continuare a mescolare ancora per 10 minuti. Fare una palla e mettere in una ciotola appena unta d'olio evo. Coprire con un panno e lasciare in luogo fresco per tutta la notte (in estate è meglio tenere in frigo).
L'indomani mattina, dividere in 6 pezzi, schiacciare e mettere al centro
una parte dei cubetti di kaki caramellati. Cospargerne due con semi di sesamo nero, due con granella di noci e due al naturale e procedere con l'intreccio come ben spiegato in questo video.
Far lievitare sino al raddoppio (3 ore circa), spennellare la superficie con del latte e cuocere in forno preriscaldato a 190°C per 20 minuti circa (il tempo di cottura può variare, dipende dal forno).
Durante la cottura è opportuno ricoprirlo con alluminio o carta forno per evitare che si scurisca.
Per la màdia dei lievitati
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Altri link relativi al lievito liquido (licoli)
Altri link relativi al lievito liquido (licoli)
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Buon pomeriggio carissima Anna :-) Ma quanto sono brave ed efficienti le mie Cuochine!! E che profumo nelle loro cucine...Sarà stato difficile intrecciarlo ma ci sei riuscita alla grande!! Anche il nome è bellissimo: challha.. figuriamoci il sapore...mmmmm me lo porto subito nella màdia! Grazie!!
RispondiEliminaTanti baci
Golosona!!!
EliminaMa sono felice che ti piaccia :)
Kiss!
Ohohoh che bella trecciona :) Mi dimentico sempre dell’esistenza dei cachi da che non c’è più la fornitura del nonno :( Ma hai usato un tipo particolare che resta sodo o frutti ancora non perfettamente maturi? Grattugiarli la vedo dura con i cachi “classici”!!! Un bacione, buona giornata
RispondiEliminaFede, qui è la patria dei kaki :))
EliminaCi sono alberi di kaki dolci e alberi di kaki allappanti. I primi sono questi del mio giardino, sono sempre dolci sia quando sono acerbi che quando diventano morbidi.
Invece questi sono allappanti e si fanno seccare al sole per farli addolcire, dopo diventano dolcissimi.
Ne sto essiccando una decina proprio adesso ed ogni tanto vado a "sentire" se si sono ammorbiditi per mangiarli, mi piacciono molto.
Buona settimana cara e scusa la mia lungaggine ;-)
Anna cara, non sai quanto vorrei addentarne anche solo un pezzettino...Cuochina permettendo ;-)ed assaggiare anche i vostri incredibili, ma immagino favolosi, "kaki"! Non ho tanta familiarità con gli impasti intrecciati di questo genere..tu sei stata bravissima!!
RispondiEliminaBaci
Ornella cara, con la tua manualità, se ci provi vedrai che opera d'arte che realizzi :)))
EliminaBaci, baci ;-)
L'aspetto è invitante, e l'idea dei cachi come ripieno mi piace molto.
RispondiEliminasono d'accordo sembra golosissimo!
RispondiEliminaGrazie Fr@, grazie Elisabetta,
Eliminasiete molto care :)
Se potessi vene manderei un pezzo :)))))
Baci
Carissima che golosità, e poi i kaki caramellati, mai mangiati ma devono essere una vera delizia!
RispondiEliminaHai "intrecciato" perfettamente la challah, pane del sabato giorno di benedizione, con il kaki, albero della pace sopravvissuto incredibilmente a Nagasaki.
Che mani d'oro...
Buona serata anzi buona giornata!
scusa, mio è rimasto nella tastiera l'abbraccio triplo!!!
RispondiEliminaMaria Vittoria, che bello leggere le tue dissertazioni sui nomi, sei un pozzo di sapienza :))
EliminaSe le mie manine sono d'oro, che dire delle vostre??
A volte le tastiere trattengono gli abbracci tripli, saranno gelose??
Baci, baci, baci!
mamma mia Anna che meraviglia di challah, io riesco a farlo solo con tre, con 6 me lo arrotolerei intorno al collo, e questi caki mi intrigano molto vedo che tu li usi spesso, ma sono tipo i nostri alla vaniglia, duri, mi piacerebbe saperne di più, l'anno scorso ho provato a fare della marmellata ma l'ho buttata tanto allappava e i caki erano maturissimi, non ho capito perché, il tuo pane è bello molto...un abbraccio
RispondiEliminaGrazie Tamara, ma fossi in te non mi sottovaluterei, sei bravissima e riusciresti a gestire anche più di 6 capi.
EliminaI kaki giapponesi sono molto diversi da quelli che si trovano in Italia. Ma, a fine ottobre, quando sono stata in Italia, ne ho mangiati alcuni dolcissimi, per niente allappanti. Forse vanno a periodi.
Per le spiegazioni sui kaki giapponesi, ho lasciato nella risposta per Federica alcuni link per saperne di più sui kaki.
Buona settimana
il tuo albero di kaki è davvero bello, vedendoli sullo schermo mi sembrano quelli che qui si chiamano kaki alla vaniglia, durissimi e dolci, e dentro sfumati, potrebbero essere, quelli mi piacciono molto, con gli altri si rischia sempre di trovarsi la lingua felpata, grazie Anna, un abbraccio
Eliminama che meraviglia..
RispondiEliminaquesta challah ha un aspetto meraviglioso e soffice, adoro la challah e dirti perchè...mi ci vorrebbe un post. Un abbraccio carissima
RispondiEliminaPS sto incrociando le dita ma forse riesco a partecipare all'appuntamento del 6 dicembre...