Pane nel mondo: Zhavoronki (Panini allodola - Russia)

Siamo in primavera anche se reclusi in casa è difficile accorgersene. Periodo doloroso e pieno di incognite per tutta l'umanità. Ci auguriamo che il corso degli eventi cambi repentinamente e che si esca da questo incubo mondiale.
Per evadere, anche se momentaneamente, da questa cappa nera che ci avvolge, abbiamo bisogno di fare cose che riscaldano il cuore ed allontanano i brutti fantasmi. Io mi sono fidata della nostra Cuochina di Quanti modi di fare e rifare, da lei ci sono sempre cose sfiziose. In questi ultimi tempi ci sono tanti lievitati provenienti da tutto il mondo, questo è uno degli ultimi che ci ha proposto, le meravigliose "Zhavoronki (Panini allodola)", ricetta pubblicata con la tag "il pane nel mondo" insieme ad una spiegazione sintetica della storia di questo pane:
L'allodola (Zhavoronki) è il primo uccello a ritornare in Russia in marzo. Il giorno della festa dei Quaranta martiri di Sebaste cade durante la Quaresima, perciò questi bellissimi panini si preparano per celebrare sia l'arrivo della primavera che la ricorrenza religiosa ortodossa. Vengono preparati quaranta panini, uno per ognuno dei quaranta martiri; il lungo inverno finisce solo quando le donne slave realizzano questi ottimi uccellini lievitati!

Grazie Cuochina, i tuoi suggerimenti sono sempre eccellenti!

Zhavoronki (Panini allodola - Russia)

Ingredienti per 6 Zhavoronki
200 g farina di forza
85 ml acqua tiepida c.a
6 g zucchero
2 g lievito di birra secco
3 g di sale
20 g di olio extravergine di oliva 
5 g di malto
per rifinire
chiodi di garofano
uovo e acqua per spennellare
un po’ di olio extravergine di oliva

In una grande ciotola mettere la farina setacciata insieme al malto, fare la fontana e versare al centro l'acqua tiepida, aggiungere lo zucchero, il lievito secco e mescolare solo la parte centrale.
Coprire e far fermentare per venti minuti circa. Aggiungere il sale, l'olio evo ed impastare con una forchetta e poi con le mani. 
Formare una palla e metterla in una ciotola unta d'olio, coprire con pellicola per alimenti e far lievitare per due ore circa. Quando l'impasto sarà raddoppiato, sgonfiarlo e portare la parte esterna al centro, capovolgerlo e arrotondare di nuovo a forma di palla.
Lasciarlo lievitare coperto fino al raddoppio, circa 60 minuti. 
Dividere l'impasto in 6 pezzi uguali, formare delle palline, ungerle leggermente con olio, coprirle e lasciare lievitare fino al raddoppio, circa un paio d'ore. 
Formare le allodole: prendere un pezzo di pasta e allungarlo senza sgonfiarlo molto. Premere leggermente sulla parte centrale in modo che le parti esterne siano più spesse del centro. Annodare il rotolo a  forma di uccello. Dare dei tagli alla coda, formare il becco appuntito e, dopo aver fatto dei piccoli fori lateralmente alla testa, con l'aiuto di uno stuzzicadenti, infilzate due chiodi di garofano per gli occhi. Continuare allo stesso modo con gli altri pezzi (ho preferito allungare la lievitazione delle palline e diminuire quella delle allodole formate per evitare che perdano la loro bella forma).
Metterle sulla placca coperta da carta forno ed accendere il forno a 200°C. Spennellare le allodole con poco uovo misto ad acqua prima di infornarle. Cuocerle per 15-20 minuti, fino a doratura. 
Ungere le allodole appena cotte con un po' di olio evo per unificare il colore.



Commenti

  1. Che spettacolo questi uccellini, sono davvero bellissimi, cara Socia! Ci regalano un po' di gioia e speranza in questo periodo buio. Speriamo che questo incubo mondiale finisca presto..Un abbraccio carissima

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