La lontananza (Sukiyaki)

Penso che le abitudini culinarie facciano parte del DNA degli individui.
Se qualcuno dovesse trasferirsi per lungo tempo in un'altra nazione la cui cucina fosse totalmente diversa dalla propria, e nella quale nazione non si trovassero ingredienti primari neanche a pagarli oro, pensate che sia possibile autocontrollarsi e farne a meno?
Io abito in Giappone da 16 anni circa e, per fortuna, sin dal primo momento sono riuscita a trovare buona parte degli ingredienti della mia cucina d'origine.
Ma, quando avevo voglia di fare il pesto alla genovese, dovevo adattarmi al basilico che c'era.
Allora mi sono portata i semi di basilico, di pomodoro, di rucola, ecc, dall'Italia.
Quando una mia conoscente seppe questo, deridendomi mi disse "Che provinciale!!! E' difficile tagliare il cordone ombellicale con l'Italia, vero?"
Che sensibilità elefantina!!!!
Circa venti anni fa, quando abitavamo in provincia di Alessandria mio marito, di nazionalità giapponese, due volte al mese voleva assolutamente andare a Milano per comprare alimentari giapponesi.
Ogni tanto sentiva il bisogno di mangiare dei piatti della sua infanzia.
Quello che si riusciva a realizzare abbastanza facilmente è Sukiyaki
Certamente bisognava adattarsi con quello che si reperiva:
da Poporoya a Milano
salsa di soya, sake, tofu istantaneo in polvere, ito-konniyaku.
In fruttivendoli forniti
spinaci, piselli teneri, funghi, porro
Ed ecco SUKIYAKI
Gli ingredienti, in ordine di apparizione:
buon taglio di manzo affettato sottilmente
ito-konniyaku (vermicelli fatti con il glutine di tubero konniyaku)
syungiku (foglie di crisantemo coronato)
funghi enoki
negi (porro)
kinusaya (piselli)
tofu un po' affumicato

oltre a:
zucchero
olio di semi
salsa di soya
sake

La preparazione è di una facilità disarmante:
Soffriggere il porro, tagliato a tocchetti, in un poco di olio di semi e
dopo pochissimo aggiungerci 3 cucchiai di zucchero.
Unire la carne e mescolare, una spruzzata di salsa di soya e di sake.
Di seguito tutti gli altri ingredienti.
Mettere il coperchio e lasciare insaporire per 3-4 minuti.
E' pronto!!! Si mangia!!!
A mio marito piace mangiarlo con l'uovo a crudo
questo è il suo piatto

A me piace al naturale, senza altre aggiunte. Questo è il mio piatto


L'inizio di questa settimana, mio marito, in un rientro in Giappone di tre giorni
da una trasferta estera ha chiesto di mangiare Sukiyaki, ne aveva sentito la mancanza.
Questo è ciò che abbiamo mangiato. Ottimo, veramente squisito!

Commenti

  1. che tenera che sei!!le foto sembrano davvero invitanti...brava!

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  2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  3. Ciao Anna!
    Ma che bel blog interessante, sono felice di averti trovata!

    0_0Tina

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  4. Io penso che le proprie abitudini facciamo parte del nostro carattere e della nostra persona ......come il colore degli occhi, la forma del viso.......

    se penso all'infanzia e ai suoi profumi mi vengono in mente sensazioni meravigliose che a volte sono più nel nostro ricordo che effettive

    quante volte ho rifatto un piatto, che mi entusiasmava, della mia infanzia e mi sono ritrovata a dire " tutto qui " però nonostante tutto me lo ricordo come una cosa eccezionale

    quindi è giustissimo che tu e tuo marito sentiate la necessità di ricercare i vostri profumi

    a mente fredda è semplice pensare io mi adatterei,
    ma poi nella concretezza delle scelte non è affatto facile

    Ti ammiro Anna per come, attraverso il tuo blog, ci stai riflettere su molte cose che troppo spesso si danno per scontate

    grazie Anna

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  5. una ricetta molto particolare e ricercata,complimenti anche per le bellissime foto ;)

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