Pane nel mondo: Nohutlu Ekmek (Kabak çekirdeği Ekmek)

Kabak çekirdeği Ekmek   
Pane con lievito di semi di zucca

Dopo aver rifatto licoli di semi di zucca con il procedimento simile a quello consigliato dalla Cuochina in questo post, avrei voluto fare la mia versione del pane Nohutlu Ekmek (Turchia), pane con lievito di ceci, pubblicato nel blog "Quanti modi di fare e rifare" con la tag "il pane nel mondo" ma, come ho scritto nel post del licolzucca: non avevo ceci né tanto meno farina di ceci. Ho sostituito i ceci con i semi di zucca e la farina di ceci con la farina di segale. Lo so che è un'altra cosa, ma sono riuscita a far nascere un nuovo lievito in cultura liquida, "Il lievito di semi di zucca in coltura liquida" che chiameremo "Licolzucca" e con questo ho fatto Kabak çekirdeği Ekmek (spero di non aver sbagliato a tradurre, nel caso, chiedo scusa alla Turchia), che altro non è che il Pane con lievito di semi di zucca

Ho usato due tipi diversi di farina ed in totale la loro quantità è giusto la metà di quella della ricetta, sono bastati 150 ml di acqua tiepida, ho aumentato la quantità di olio ed aggiunto nell'impasto i semi di zucca. Lo so che ho rivoluzionato la ricetta del Nohutlu Ekmek, ciononostante, è venuto fuori un pane profumatissimo, molto soffice e, gustosissimo con tutti quei semi di zucca! 
Ringrazio anche qui la Cuochina per i suoi suggerimenti sempre eccellenti!

130 g licolzucca
150 ml acqua tiepida
200 g farina di forza
150 g semola rimacinata
50 g di olio evo
6 g di sale
15 g semi di zucca

Nel boccale della planetaria ho unito tutti gli ingredienti, tranne i semi di zucca che vanno aggiunti per ultimo per non farli spezzettare durante la lavorazione.
Fatto incordare, smuovendo spesso l'impasto dal fondo con una spatola, quindi ho unito i semi di zucca. Ho spento la planetaria e coperto il boccale col suo coperchio. Ho lasciato riposare per un'ora circa.
Ho infarinare leggermente una teglia antiaderente e travasato l'impasto, infarinandone anche da superficie superiore. Ho messo il coperchio e lasciato in un posto caldo senza spifferi d'aria (l'ho messo sul ripiano assolato della finestra) e fatto lievitare, deve triplicare. Ho dato dei tagli a stella e con uno spruzzino nebulizzatore ho spruzzato un poco d'acqua, quindi l'ho infornato a 220°C.
Fatto cuocere per 30 minuti, l'ho tolto dalla teglia antiaderente e appoggiato direttamente sulla placca del forno, l'ho lasciato cuocere sino a quando il colore è diventato uniforme

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Commenti

  1. E' incredibile cara Socia, quanti modi esistono per generare nuovi lieviti naturali! Noi lo sappiamo bene, quante varianti si scoprono in cucina, non per nulla il nostro blog è quanti modi di fare e rifare :-)! Il pane ti è venuto benissimo, il nome è impronunciabile ma l'importante è il risultato! Un abbraccio

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